Clandestino by Furio Colombo

Clandestino by Furio Colombo

autore:Furio Colombo [Colombo, Furio]
La lingua: ita
Format: epub
editore: La nave di Teseo
pubblicato: 2018-06-21T16:00:00+00:00


22 marzo 2017

Caro Furio Colombo,

non credo che si possa applicare il DASPO agli immigrati, come ordina Minniti (il divieto di stare e di muoversi in certe aree della città) senza violare i fondamenti, oltre che alcuni specifici articoli, della Costituzione.

Susanna

Dirò subito che sono d’accordo, ma cercherò di contrapporre argomentazioni limpide a quelle generiche e umorali del Ministro dell’Interno, che ha raccolto in modo quasi letterale la strategia suprematista: isolare i rifugiati che il governo non è in grado (in senso morale e in senso organizzativo) di accogliere, e spingerli all’esasperazione, che sarebbe facile da reprimere, oppure alla scomparsa sociale.

Proverò a dirlo nei punti che seguono.

1. La decisione su chi danneggia il “decoro urbano” è del tutto arbitraria. Non c’è alcuna denuncia di atti indecenti nelle aree urbane italiane, commessi se mai da clochard europei in visita in Italia. L’arbitrarietà è rischiosa perché rende indefinibile il confine fra legale e illegale, fra umano e disumano. Le cose peggiori possono apparire o essere fatte apparire come necessarie. Due conseguenze sono l’accusa ingiusta o il comportamento sbagliato che viene messo a carico di chi deve decidere (le pattuglie con i cani) che cosa va bene e che cosa no.

2. Tutti i sindaci leghisti, prima di ora, avevano ordinato e vantavano iniziative di deliberato disturbo della vita dei migranti, dalla proibizione dei cibi non italiani alla chiusura, perché “indecorosi”, dei negozi orientati ai consumatori non italiani. Minniti si è messo in linea con questa cattiveria spontanea e locale, rendendola “statale” e “italiana”, un fatto triste per l’Italia, e del tutto inutile.

3. La sicurezza non ha nulla a che fare con le trovate del Ministro dell’Interno. Nulla lo suggerisce e nulla lo prova e tutta l’esperienza finora raccolta sul terrorismo non vede le sue radici nella popolazione e nella vita di tutti i giorni. La nuova relazione fra una città bizzarra e autoritaria e cittadini confusi e umiliati educherà gli eventuali professionisti di terrore in circolazione a studiare le migliori modalità di provocazione e di fuga, perché avranno tempo e modo di studiare abitudini e “buchi” dell’apparato persecutorio.

4. È evidente che un simile sistema organizzativo è fondato sulla disuguaglianza e cioè sulle stesse ragioni che hanno indotto i procuratori federali americani a respingere i decreti presidenziali di Trump sui viaggi di ingresso e di uscita dei non americani negli USA: arbitrari, immotivati, inutili alla sicurezza, in violazione della Costituzione fondata sull’uguaglianza.

5. La violazione fondamentale delle “leggi Minniti” sta però nell’avere ignorato del tutto il principio fondamentale di ogni costituzione democratica: la garanzia dei diritti civili dei cittadini spetta sempre e solo al potere centrale o federale. Ovvero lo Stato centrale si impegna a difendere i cittadini dai poteri locali che potrebbero avere più interessi, meno visione e – come dimostrano già adesso molti sindaci italiani – più pericolo di squilibrio e di sbandamento per ragioni locali di consenso o per la forza locale di gruppi che negano quei diritti. È pericolosa l’ambivalenza dei Prefetti (che ordinano secondo i criteri dello Stato e poi cedono secondo



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